BUGIE

Le vere bugie le dici ai genitori. Quando ti vuoi bene da piccolo quando gli vuoi bene da grande!

UN ALBERO UN UOMO

Tagliare un albero è come tagliare una testa di un uomo, ci deve essere un motivo, e il motivo non è mai sufficientemente valido. 

IL POETA SOGNA

Il poeta sceglie sempre il fosso, mai il fiume il poeta vuole la pozzanghera, no la vasca. Il poeta sogna solo la sua lei, mai se stesso.

I TUOI FIANCHI

Che i tuoi fianchi siano infiniti lo so da me. E’ la risposta delle onde che ci costruisci su quando ondeggi e ti giri a guardarmi.

 

Scriviamo insieme: racconto in tre righe

Eva quella mattina non aveva proprio voglia di andare a lavoro. Si alzò lentamente dalla sedia, con la sua tazza di latte bollente e scostò la tenda. Fuori un brutto temporale faceva da cornice a quei suoi pensieri tristi e ingarbugliati, ma doveva sbrigarsi. [incipit] Prese la giacca, dimenticò come sempre l’ombrello e corse giù per le scale. Le gambe erano pesanti ma i pensieri si fecero via via più leggeri. […]

RACCONTO IN TRE RIGHE: ecco come prosegue

Eva quella mattina non aveva proprio voglia di andare a lavoro. Si alzò lentamente dalla sedia, con la sua tazza di latte bollente e scostò la tenda. Fuori un brutto temporale faceva da cornice a quei suoi pensieri tristi e ingarbugliati, ma doveva sbrigarsi. [incipit] Prese la giacca, dimenticò come sempre l’ombrello e corse giù per le scale. Le gambe erano pesanti ma i pensieri si fecero via via più leggeri. […]

Il racconto che stiamo scrivendo insieme: aggiungi le tue tre righe!

Eva quella mattina non aveva proprio voglia di andare a lavoro. Si alzò lentamente dalla sedia, con la sua tazza di latte bollente e scostò la tenda. Fuori un brutto temporale faceva da cornice a quei suoi pensieri tristi e ingarbugliati, ma doveva sbrigarsi. [incipit] Prese la giacca, dimenticò come sempre l’ombrello e corse giù per le scale. Le gambe erano pesanti ma i pensieri si fecero via via più leggeri. […]

Il racconto che stiamo scrivendo insieme

Eva quella mattina non aveva proprio voglia di andare a lavoro. Si alzò lentamente dalla sedia, con la sua tazza di latte bollente e scostò la tenda. Fuori un brutto temporale faceva da cornice a quei suoi pensieri tristi e ingarbugliati, ma doveva sbrigarsi. [incipit] Prese la giacca, dimenticò come sempre l’ombrello e corse giù per le scale. Le gambe erano pesanti ma i pensieri si fecero via via più leggeri. […]

Racconto in Tre Righe: come prosegue?

Eva quella mattina non aveva proprio voglia di andare a lavoro. Si alzò lentamente dalla sedia, con la sua tazza di latte bollente e scostò la tenda. Fuori un brutto temporale faceva da cornice a quei suoi pensieri tristi e ingarbugliati, ma doveva sbrigarsi. [incipit] Prese la giacca, dimenticò come sempre l’ombrello e corse giù per le scale. Le gambe erano pesanti ma i pensieri si fecero via via più leggeri. […]