In un paese catturato dalle passioni nel mezzo del giorno spunta una scia che conduce al tutto.

Giornotte e nottorno s’incontrano nel mesanno con seconluce.

Il giorno uno esiste nella voglia di pigliarti.

L’uragano respira, come respira un’insetto. Il fulmine che si nasconde in un prospero evade nella notte.

Due lacrime di pianto svuotano la gola e la mente di un niente.

Dentro ogni medicina la molecola buona sbrana il silenzio.

Io sbadiglio e mi sveglio tu esci con la bocca piena. Il dovere al mio piacere.

I sogni sono quelli che si specchiano tra loro. Li possiamo vivere solo nel perfetto silenzio.

Ti verrà voglia di bere la mia pelle.

Attraversi il flagello dei miei occhi, lasciandovi luce eterna.