Siamo arrivati fin qui…IL NOSTRO RACCONTO FATTO DI TRE RIGHE #4

Eva quella mattina non aveva proprio voglia di andare a lavoro. Si alzò lentamente dalla sedia, con la sua tazza di latte bollente e scostò la tenda. Fuori un brutto temporale faceva da cornice a quei suoi pensieri tristi e ingarbugliati, ma doveva sbrigarsi. [incipit]

Prese la giacca, dimenticò come sempre l’ombrello e corse giù per le scale. Le gambe erano pesanti ma i pensieri si fecero via via più leggeri. Si sentì improvvisamente pronta. Doveva affrontare il problema una volta per tutte. [Serena Casalini]

Appena salita in auto lanciò una rapida occhiata per controllare che non ci fosse nessuno. Senza mai abbassare lo sguardo infilò la mano nella borsetta. Sentì il calcio della pistola e con il dito sbloccò la sicura. Sorrise. Ora poteva partire. [Augusta Villa]

Ma appena mise in moto, la vettura sbandò contro il marciapiede e si spense. Concitata, si domandava cosa avesse urtato. Non ebbe il tempo di pensare che una luce fastidiosa l’abbagliò. D’istinto si protesse gli occhi con le mani, fu presa da un forte formicolio alle gambe, da farla trasalire. [Ferruccio Valetti]

Siamo arrivati fin qui. Con quali tre righe continuerà il nostro racconto? La trama si sta facendo sempre più intrigante…non resta che continuare così!

Date sfogo alla vostra fantasia purché  sia racchiusa in tre righe (circa 240 caratteri spazi inclusi). Basta lasciare le tre righe nei commenti, qui sul sito entro domenica 29 ottobre.

Qui cosa significa Racconto in Tre Righe

 

 

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